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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

Davvero sai pescare un uomo caduto nel mare?

Pensavo a te mentre avevo gli occhi persi nel vuoto dei libri e dalla finestra è entrato un po' di vento. Trascinava profumo dolce di donna. Ho pensato "è questo il profumo dell'estate". Poi ho letto il tuo nome sul mio display, ho sentito il vento scorrermi sulle guance, sulla fronte, e ho capito che forse, piano piano, sto ricominciando a vivere. Forse, piano piano, la corazza inizia a mostrare segni di cedimento, piccole crepe, bordi un po' scheggiati. Forse, piano piano, sto riprendendo sensibilità al cuore. Forse, piano piano, gli occhi si risvegliano dal grigio torpore della solitudine volontaria. Se riesci a sciogliere il ghiaccio veramente, allora ti prometto che porterò dentro le tue cicatrici, sempre. Ma saranno cicatrici insolitamente dolci, che porterò con orgoglio, che non nasconderò sotto nessun guscio.
Ho paura di essere abbandonata. E' per questo che l'abbandono parte da me, solo per poter dire "l'ho voluto io, mandarti a cagare è stata una mia scelta. Non tua. Mia."
Avere nostalgia del male, può capitare, un sabato pomeriggio, in cui non vorresti uscire, vorresti dormire, non pensare a profumi, sguardi, macchine, treni, appartamenti od altro, e il caldo, il caldo non aiuta, la sete non aiuta, la stanchezza non aiuta, non farai nulla, non andrai da nessuna parte, ma ti coccolerai da solo in quella nostalgia che non capisci. Tanto il tempo passa, le ex fidanzate ingrassano, nella tua vita non hai concluso un cazzo, capisci che sta finendo tutto, che i castelli di carte sono belli ma fragili e che, in fondo, ormai va bene anche così. E ti manca anche il male, la cosa migliore che tu abbia mai avuto e fatto. Di:  Guardare la gente con disprezzo

Sarebbe splendido andarsene così..

Sognare di andarsene e non trovare mai il modo e il tempo per farlo. Mi sento come se stessi combattendo contro i mulini a vento perché il mio unico avversario sono io. Cari mamma e papà, ho deciso di andarmene perché ho bisogno di più aria di quanto voi siete disposti a darmi. Ho deciso di andarmene perché non è questo il mio posto. Ho deciso di andarmene, prima di tutto, perché non è qui che voglio stare. Caro papà, tanto è il bene che ti voglio quanti sono gli schiaffi che ti darei. E te ne darei tanti. Caro papà, mi hai sempre auspicato di andarmene da qui, ma quanto saresti realmente disposto a farmi partire e non farmi tornare? Sei forse il primo e il solo ad aver capito che ho un cuore nomade, con le radici sottosopra, come un albero forte che non riesce a dare i suoi frutti perché è stato trapiantato male. E malgrado io ti sia grata - e sempre lo sarò - per avermi dato un tetto sulla testa, farei realmente qualsiasi cosa pur di trovarmene uno tutto mio, di tett