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Visualizzazione dei post da agosto, 2015
Guardami nelle rughe delle mani nelle righe sui fogli E pi parlami con l'amplificatore acceso con lo spartito fra le dita E ascoltami nei silenzi alle quattro del mattino nelle filmografie e negli scaffali saturi del tuo profumo Camminami addosso con la leggiadria di sempre Cantami con quelle canzoni tristi che tu sai di quegli occhi tristi che nascondi in un'oncia di alcool Raccontami del ragazzino indifeso e insicuro che ha spiccato il volo per diventare un uomo Parlami sempre dei pezzi di cuore che hai perso che hai buttato via dal finestrino di un treno in corsa E ora dimmi: che sapore ha la tua pelle? Quante volte hai trovato il profumo della mia nelle pagine di un libro? Piangi sulle ferite che ti ho inferto e dimenticato di curare che ora mi appartengono Respira e fammi male fino ad uccidermi piano piano piano