Vedi scorrerti la vita davanti, assieme ai mille fantasmi di chi saresti potuta diventare, di come sarebbero potute andare le cose, assieme all'ombra, pesante, di come sono andate veramente. E sono andate veramente male. La fuga non è un'opzione, non questa volta. Non ha funzionato, non funzionerà mai: non smetterò mai di dire che non si può fuggire da se stessi, da un ego contorto e autodistruttivo, non si può fuggire da quel moto oscillatorio che va dall'autodistruzione all'autoesaltazione. Ora non hai più nulla, se non un deserto, attorno a me, inaridito dal fuoco di mille rimpianti ed errori, scusanti e giustificazioni misere. Ad un certo punto nella vita arrivi a capire che il tempo che passa non te lo restituisce nessuno, e che il tempo continua a passare anche mentre sei lì che ti arrovelli il cervello per cercare di capire dove stai andando, dove vorresti andare, e come. E sei lì a guardare le lancette dell'orologio, mentre non vuoi restare eppure non