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Spegniti prima che puoi

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 La rabbia dei vent'anni che volgono al termine e l'incertezza del futuro e la paura del passato, la consapevolezza di essere invecchiati senza essere cresciuti, senza aver mai vissuto davvero. La lista di cose che rimpiangi di non aver mai fatto, che non hai mai potuto fare, la voglia di farle e la consapevolezza che si è troppo vecchi per farle ora. Il peso degli anni, gli acciacchi, le rughe, i farmaci e gli effetti collaterali, la stanchezza del corpo, dello sguardo, nel sorriso, nell'animo. Sono stanca, ho sonno.  L'amara consapevolezza che il tempo perso non te lo ridarà mai nessuno, men che mai il tempo che ti è stato rubato. E ora i treni che non hai potuto prendere, gli arei che ti sono volati sulla testa e su cui avresti voluto volare, ormai sono andati, completamente spariti dai radar. E chissà dove ti avrebbero portato.  Gli amici che si sposano, quelli che partono, quelli che muoiono. Quelli che ti hanno ferita, quelli che hai ferito tu. Quelli che non ti h

La foglia d'alloro

una foglia d'alloro dipinta nel vento l'odore di mare serpeggia nel vento boccioli di rose appassiscono al sole il sole cocente di mille parole parole che sanno di malva e di sangue il sangue rappreso di un cuore che langue e langue annoiato da mille pensieri pensieri che ballano nel mare di ieri il mare che ora ruggisce tempesta tempesta che rugge e distrugge funesta

E se ti tarpano le ali..

E se ti tarpano le ali, tu scappa, scappa via, e corri più forte che puoi. E se ti tagliano anche le gambe, arranca fino alla prima ferrovia e prendi il primo treno che passa, non importa quali fermate faccia. E se ti pugnalano nel mezzo del cuore, tu ama, ama più forte, e ama te stessa, ama la vita e la libertà, ama l'alba e ama la notte, ama l'aria che vuoi respirare e ama tutto ciò che non hai, e amalo più forte. E se ti chiudono in gabbia, sogna con tutto il cuore che ti rimane, perché sai che si smette di essere liberi solo quando si perde la forza di sognare, di crederci veramente. E tieni sempre a mente, che chi ti ha chiuso in gabbia lo ha fatto perché libero non è stato mai. Nemmeno di amare. Nemmeno di amare sé stesso. Nemmeno di amare la vita.  Nemmeno di amare gli altri.

Il demone e la bambina

È un dolore che non passa, come un'ombra perenne sul cuore. Costa tanto poter guardare in faccia certi demoni e dire loro "vi conosco". C'è una bambina che piange su una sedia, che abbraccia la sua bambola e canta bisbigliando delle vecchie ninna-nanne. E c'è un demone che le gira attorno, come un avvoltoio su una carcassa, e intanto affila i coltelli, e stringe i nodi delle corde. C'è una bimba che piange per terra e si stringe ai suoi giochi, e si rannicchia, mentre il demone si scaglia su di lei. Piccola, inerme, rannicchiata. Con una bambola stretta fra le braccia. E ora quel demone è un lupo, quel demone è lo sguardo di un passante, è una sberla, è lo sguardo di sé stessa attraverso il freddo dello specchio. E ora quella bambina è una donna piena di sogni interrotti, conosce i suoi demoni, li guarda negli occhi, ci parla, ogni tanto ci balla pure. E ora quella bambina è una donna che ogni tanto scrive. E scrive, per lenire il dolore della bambina che

E se a togliere i colori fossero proprio le ambizioni?

Ché a fare pace son sé stessi si perdono le armi e la pazienza, mentre le ferite che ti porti dietro da una vita fanno amicizia con i tuoi demoni, e si nascondo dietro la tenda, e tu sai che sono lì perché vedi le punte dei loro piedi. Rimangono lì, pronti a saltar fuori quando tenterai di nuovo di aprire la finestra. E forse non andrà mai per il verso giusto, forse non lo troverai mai nemmeno il verso giusto, o forse semplicemente non c'è un verso giusto. Forse c'è solo un cassetto pieno di desideri scaduti che ormai sono diventati ricordi dolorosi e illusioni lontane. Forse c'è solo un cassetto di rimpianti che ogni giorno si riempie un poco di più. I rimpianti però non hanno una data di scadenza, sono un po' come dei pezzi di antiquariato ben tenuti: più invecchiano e più prendono valore. E tu stai lì a lucidarli, perché hai sempre misurato te stessa col metro dei tuoi fallimenti, e brillare, se possibile, ti spaventa ancora di più. Ed è proprio così, che le ambiz

Drunk in dark poems, #1

The cracks inside turn deeper And you just can't help falling between them And that's ok, that's the only thing your're good at. That's what you'll always do. Keep smiling. Keep breathing. Keep (un)living.

Reietta

Vedi scorrerti la vita davanti, assieme ai mille fantasmi di chi saresti potuta diventare, di come sarebbero potute andare le cose, assieme all'ombra, pesante, di come sono andate veramente. E sono andate veramente male. La fuga non è un'opzione, non questa volta. Non ha funzionato, non funzionerà mai: non smetterò mai di dire che non si può fuggire da se stessi, da un ego contorto e autodistruttivo, non si può fuggire da quel moto oscillatorio che va dall'autodistruzione all'autoesaltazione. Ora non hai più nulla, se non un deserto, attorno a me, inaridito dal fuoco di mille rimpianti ed errori, scusanti e giustificazioni misere. Ad un certo punto nella vita arrivi a capire che il tempo che passa non te lo restituisce nessuno, e che il tempo continua a passare anche mentre sei lì che ti arrovelli il cervello per cercare di capire dove stai andando, dove vorresti andare, e come. E sei lì a guardare le lancette dell'orologio, mentre non vuoi restare eppure non