La rabbia dei vent'anni che volgono al termine e l'incertezza del futuro e la paura del passato, la consapevolezza di essere invecchiati senza essere cresciuti, senza aver mai vissuto davvero. La lista di cose che rimpiangi di non aver mai fatto, che non hai mai potuto fare, la voglia di farle e la consapevolezza che si è troppo vecchi per farle ora. Il peso degli anni, gli acciacchi, le rughe, i farmaci e gli effetti collaterali, la stanchezza del corpo, dello sguardo, nel sorriso, nell'animo. Sono stanca, ho sonno. L'amara consapevolezza che il tempo perso non te lo ridarà mai nessuno, men che mai il tempo che ti è stato rubato. E ora i treni che non hai potuto prendere, gli arei che ti sono volati sulla testa e su cui avresti voluto volare, ormai sono andati, completamente spariti dai radar. E chissà dove ti avrebbero portato. Gli amici che si sposano, quelli che partono, quelli che muoiono. Quelli che ti hanno ferita, quelli che hai ferito tu. Quelli che non ti h
Vedi scorrerti la vita davanti, assieme ai mille fantasmi di chi saresti potuta diventare, di come sarebbero potute andare le cose, assieme all'ombra, pesante, di come sono andate veramente. E sono andate veramente male. La fuga non è un'opzione, non questa volta. Non ha funzionato, non funzionerà mai: non smetterò mai di dire che non si può fuggire da se stessi, da un ego contorto e autodistruttivo, non si può fuggire da quel moto oscillatorio che va dall'autodistruzione all'autoesaltazione. Ora non hai più nulla, se non un deserto, attorno a me, inaridito dal fuoco di mille rimpianti ed errori, scusanti e giustificazioni misere. Ad un certo punto nella vita arrivi a capire che il tempo che passa non te lo restituisce nessuno, e che il tempo continua a passare anche mentre sei lì che ti arrovelli il cervello per cercare di capire dove stai andando, dove vorresti andare, e come. E sei lì a guardare le lancette dell'orologio, mentre non vuoi restare eppure non
una foglia d'alloro dipinta nel vento l'odore di mare serpeggia nel vento boccioli di rose appassiscono al sole il sole cocente di mille parole parole che sanno di malva e di sangue il sangue rappreso di un cuore che langue e langue annoiato da mille pensieri pensieri che ballano nel mare di ieri il mare che ora ruggisce tempesta tempesta che rugge e distrugge funesta
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