Davvero sai pescare un uomo caduto nel mare?

Pensavo a te mentre avevo gli occhi persi nel vuoto dei libri e dalla finestra è entrato un po' di vento. Trascinava profumo dolce di donna. Ho pensato "è questo il profumo dell'estate".
Poi ho letto il tuo nome sul mio display, ho sentito il vento scorrermi sulle guance, sulla fronte, e ho capito che forse, piano piano, sto ricominciando a vivere. Forse, piano piano, la corazza inizia a mostrare segni di cedimento, piccole crepe, bordi un po' scheggiati.
Forse, piano piano, sto riprendendo sensibilità al cuore.
Forse, piano piano, gli occhi si risvegliano dal grigio torpore della solitudine volontaria.
Se riesci a sciogliere il ghiaccio veramente, allora ti prometto che porterò dentro le tue cicatrici, sempre.
Ma saranno cicatrici insolitamente dolci, che porterò con orgoglio, che non nasconderò sotto nessun guscio.

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