16 settembre '14

"Coppia": composta da due persone che scelgono di stare insieme.
"Amore" è altro, e con il concetto di coppia non ha quasi nulla a che vedere.
Si sceglie di stare insieme, spesso -ma non sempre-, per sentirsi meno soli. Svendiamo noi stessi, il nostro tempo e le nostre attenzioni, illudendoci di amare, o di essere amati a nostra volta, per il bisogno effimero di guardarsi di fianco e trovare qualcuno.
Perchè trovare qualcuno al nostro fianco, ci fa illudere di essere meno soli. Ci penserà il tempo ad insegnarci che non ci sentiremo più soli solo quando avremo il deserto intorno a noi, e ci guarderemo dentro, nel profondo.
E, nel profondo, troveremo qualcuno. Qualcuno con cui probabilmente non avremmo condiviso passeggiate romantiche in riva alla spiaggia, con cui non avremmo mai festeggiato san Valentino, qualcuno che non avremmo mai presentato ai genitori. Ma qualcuno che ha camminato sui nostri passi, non a fianco a noi ma DENTRO di noi. Qualcuno che ormai fa parte di noi come un muscolo o un lembo di pelle. Qualcuno che ha abbassato le proprie difese ai nostri piedi, 'spogliandosi' di ogni guscio, qualcuno che si è reso vulnerabile ai nostri occhi, sapendo che non sarebbe mai stato ferito. Qualcuno per cui vale la pena 'spogliarsi' a propria volta, a cui mostrare le nudità dei propri oceani, dei propri sguardi. Qualcuno di cui amare i silenzi e le urla, le mani tremanti e le poesie. Qualcuno a cui legarsi in modo viscerale, qualcuno che si aggrappi a noi altrettanto visceralmente.
Le coppie, spesso -ma non sempre-, sono troppo impegnate a scattarsi i selfie e non hanno tempo, non hanno voglia o non hanno la giusta empatia per capire i silenzi dell'altro, ammesso che siano in grado di ascoltare questi silenzi. Le coppie...fanno le coppie. Stanno insieme, semplicemente. Guardano film, vanno a cena, escono, macinano i km con la macchina per trovare qualcosa di carino da fare la sera. Che per carità, va benissimo!
Le persone che si amano, o che si sono amate, invece, sanno di appartenersi reciprocamente. Le persone che si amano, o che si sono amate, saranno sempre, sempre, sempre e reciprocamente, ognuno dentro l'oceano dell'altro, dentro gli abissi dell'altro, dentro ai silenzi, agli spigoli, alle debolezze e alle poesie dell'altro. Si sono appartenuti e si apparterranno sempre, succeda quel che succeda. Ed è un legame che non ha paura del tempo, della distanza, delle parole. Perché tu fra dieci anni puoi anche cambiare continente, puoi anche iniziare a parlare esclusivamente un'altra lingua, ma se per una volta nella tua vita hai amato e sei stato amato allo stesso modo, avrai sempre dentro di te un pezzo di quella persona, avrai addosso sempre i residui di quel legame, per quanto vecchio e lontano dal tuo presente. E sai con certezza che dall'altro capo del filo, ci sarà sempre lui, con un pezzo di te dentro di sé. Perchè semplicemente legami così sono innati e destinati ad essere, non hanno bisogno di essere coltivati, basta il silenzio, basta una mano che trema.
Sono legami così leggeri.. eppure così pesanti da portarsi dentro. Perché fanno paura. E alla paura dell'Amore, purtroppo, spesso, si preferisce svendersi alla mediocrità del buio..finchè poi non ci si guarda nuovamente dentro. E ci si ritrova.

Commenti

Post popolari in questo blog

Spegniti prima che puoi

Reietta

La foglia d'alloro